8 dicembre 2021

Immacolata concezione della Beata Vergine Maria

Gen 3, 9-15.20
Sal 98
Ef 1, 3-6.11-12
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Commento al Vangelo della Domenica di don Gianni Baget Bozzo

La natura umana può essere pensata come buona

Questo nome rievoca immediatamente la grotta di Lourdes e la Signora che dice a Bernadette nel suo dialetto patois: «Io sono l’Immacolata Concezione». La Madonna si presentava con il titolo che Pio IX le aveva dato, con una definizione solenne. Si mostrava l’armonia tra la Chiesa militante e quella gloriosa, tra il regno di Dio in Dio e il regno di Dio pellegrinante sulla terra.
Quel titolo poteva sembrare significare teoricamente poco, eppure esso marcava la profonda differenza tra il cattolicesimo ed il protestantesimo. La Riforma protestante aveva separato la teologia agostiniana della grazia dal suo contesto ed aveva fatto del peccato originale il contenuto dominante della fede. La natura umana era per i padri della Riforma protestante integralmente corrotta, non era possibile che l’uomo facesse alcuna opera buona.
La posizione del cattolicesimo come fu definita a Trento ebbe per modello l’opera di san Tommaso d’Aquino, per cui la bontà della natura umana era un pensiero evidente. L’esistenza di Dio è conoscibile mediante la ragione e così anche, analogicamente, gli attributi divini. L’essenza di Dio sfugge alla ragione umana perché è interamente al di sopra del suo raggio. Tuttavia il protestantesimo aveva influenzato i cattolici, basti pensare al giansenismo e ad una umanità divisa tra perfetti e dannati.
La definizione della Immacolata concezione, cioè l’esenzione di Maria dal peccato originale, indicava da sola che la natura umana poteva essere pensata come buona. L’eccezione al peccato originale toglieva questa nozione dalla oscurità in cui protestanti e giansenisti l’avevano avvolta. Il peccato umano non poteva corrompere la natura. Poteva introdurre il male nel mondo, ma non in modo da essere superiore al bene. La benedizione della creazione rimane intatta nonostante il peccato angelico ed umano.
L’Immacolata concezione ci dice questo. Torniamo a Lourdes. La Madonna indica una sorgente d’acqua. Indica un semplice elemento della natura, simbolo antico della grazia, fondato sulla simbologia tra acqua e grazia divina, tra acqua e vita divina, presente nel Vangelo di Giovanni. La Madonna sceglie un elemento della natura per porvi i segni della misericordia e della potenza. E la dolcezza di Lourdes risuona della tenerezza di Maria.

I volumi dei tre anni di commenti al Vangelo della domenica di don Gianni Baget Bozzo (“Buona Domenica. Commenti ai Vangeli domenicali”) sono acquistabili in libreria, sul sito delle Edizioni Dottrinari o sui siti delle maggiori catene di librerie.

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