At 2, 1-11

Sal 104

1 Cor 12, 3b-7.12-13

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-23

 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

 

 

Commento al Vangelo della Domenica di don Gianni Baget Bozzo

Lo Spirito fa l’uomo immagine di Cristo

Pentecoste chiude il tempo pasquale. L’opera di Gesù Cristo è compiuta: l’uomo riceve lo Spirito di Dio, diviene una sola cosa con il Padre e il Figlio, come ha chiesto Gesù nel discorso dell’ultima cena in Giovanni. Non è cambiato il mondo per l’avvento glorioso del Messia, la sua risurrezione è stata poco più che clandestina. I romani, i sacerdoti, i farisei hanno storicamente vinto.

Come si poteva predicare agli ebrei un Messia crocifisso? Come si poteva annunciare ai greci, ai romani, ai siriaci, ovunque nell’ecumene, un risorto apparso a così pochi, e soprattutto un Dio crocifisso e risorto, un Dio umanamente sconfitto?

Un Dio si è sempre manifestato con l’attributo della potenza: come invocare un Dio sconfitto sulla terra dalla propria debolezza? Che aiuto può dare la preghiera a chi si è privato così visibilmente della sua potenza, anzi, nel caso ebraico, della sua onnipotenza? Salverà gli altri colui che non ha salvato sé stesso?

La domanda se la pone Dante quando, nel suo esame sulla fede, che ha per autore san Pietro, questi gliene chiede paradossalmente le ragioni, in pieno Paradiso. E Dante risponde:

«Se il mondo si rivolse al cristianesmo

diss’io, sanza miracoli, quest’uno

è tal che li altri non sono il centesmo».

La Chiesa è divenuta mondo e ne ha assunto la figura, il suo Dio è tornato a essere l’Onnipotente, come lo chiama il credo niceno. E tuttavia al centro di ogni sua incarnazione storica, è sorta sempre, in forme diverse, una contestazione che richiamava i cristiani al Dio crocifisso, non omogeneo ai poteri del mondo. Il volto del Cristo è apparso sempre altro da tutte le forme di Chiese stabilite, di ogni unità tra Chiesa e potere politico. Questa differenza tra Dio e i poteri mondani, politici o economici, questo sovrappiù del Cristo rispetto a tutte le forme di tutte le sue Chiese, è l’opera dello Spirito Santo che agisce nel segreto dei cuori e unisce in lui ciò che nell’apparenza sembra diviso. Lo Spirito Santo è effuso su tutta la terra ed è presente nel cuore di ogni persona.

I cristiani hanno il dono di conoscere di essere abitati dallo Spirito Santo e di appartenere così, già nel tempo, alla vita eterna. Lo Spirito Santo fa della persona che lo accoglie, conoscendola, un’immagine del Cristo vivente nel nostro tempo.

Ogni evento che accade, gioioso o doloroso, è un mezzo di cui lo Spirito si serve per riprodurre in ciascuno di noi l’immagine di Gesù Cristo. Ciò richiede il consenso della nostra volontà, ma non è essa a operare in noi il cambiamento che lo Spirito Santo porta con sé: è Dio che nel suo Spirito ci fa figli nel Figlio.

Con la domenica dopo Pentecoste torna il tempo ordinario della Chiesa, che è simbolo del tempo che intercorre tra la Pentecoste di Palestina e il giorno del ritorno del Signore. In quel giorno il tempo apparirà rifluente nell’eterno da cui sgorga e tutto ciò che è nascosto in Dio e il tempo ci vela, apparirà.

Questo lungo cammino è affidato allo Spirito Santo, che compie in sé il destino temporale di ogni uomo, di ogni realtà, e lo trasmette intatto alla realtà divina in cui tutto ciò che vive di tempo nel tempo vive in eterno dell’Eterno.


I volumi dei tre anni di commenti al Vangelo della domenica di don Gianni Baget Bozzo (“Buona Domenica. Commenti ai Vangeli domenicali”) sono acquistabili in libreria, sul sito delle Edizioni Dottrinari o sui siti delle maggiori catene di librerie.

 

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